mercoledì 8 ottobre 2014

La morbidezza mandibolare nel canto lirico

I giovani studenti di canto fanno spesso un errore di cui non si accorgono: usano male la mandibola.



Quest’errore può presentarsi nella voce parlata quando la mandibola è più avanzata rispetto alla mascella (prognatismo mandibolare) o quando l'arcata dei denti sopravanza di molto la mandibola (prognatismo mascellare).

Nel momento in cui si studia canto cosa può avvenire? Per comprendere il seguito, consiglio di provare su se stessi ognuna delle situazioni descritte:

1 - La mandibola viene portata avanti?
In questo caso la produzione sonora è simile alla tecnica dell'affondo: la voce sembra più grossa, ma i muscoli del collo diventano tesi e rigidi, alterando subito il suono e perfino la respirazione.
Se provate infatti a respirare in questa situazione, vedrete che il diaframma sembra essere bloccato e si fa molta più fatica nell'inspirazione. La laringe non ha possibilità di muoversi (vedremo in seguito il perché) e dunque nel momento della fonazione siamo costretti a dar maggiore pressione di fiato per poter far vibrare le corde vocali, forzando con gravi danni per queste ultime.

2 - La mandibola viene portata indietro?
La produzione sonora è quella legata a un sorriso forzato: voce piccola e ingolata, con tubo contratto e impossibilità della laringe di muoversi proprio perché andrebbe a "sbattere" contro i muscoli mandibolari. Anche in questo caso la respirazione è complicata sia dalla tensione muscolare. Conseguenza? Per compensare la ridotta sonorità, ancora una volta la spinta!

Soluzione del problema? TENETE LA MANDIBOLA COMPLETAMENTE LIBERA E MORBIDA!!!! (Gli antichi maestri parlavano di qualcosa di simile ad uno sbadiglio morbido... )

La mandibola dunque deve essere morbidamente abbandonata perché contiene il muscolo che più può far contrasto ai movimenti della laringe, cioè LA LINGUA.

Tornate a controllare i due movimenti sbagliati sopra descritti: noterete subito che la lingua, forzando la mandibola, non ha mobilità, soprattutto alla sua base, dove è connessa con la cavità faringea. La mobilità mandibolare è dunque strettamente connessa con la mobilità laringea e ben lo aveva compreso Caruso (cfr. l'articolo "Caruso e il portamento vocale" (http://belcantoitaliano.blogspot.it/2014/01/caruso-e-il-portamento-vocale.html ) ).

La flessibilità della mandibola è IMPORTANTISSIMA anche per compiere correttamente i passaggi di registro (Il facile mistero del passaggio di registro vocale nel canto lirico" (http://belcantoitaliano.blogspot.it/2014/10/il-facile-mistero-del-passaggio-di.html ).

evidenziata in arancione: articolazione mandibolare
La rigidità mandibolare crea tensione ai muscoli del collo che poi si trasmettono alle spalle e tendono a bloccare perfino il diaframma, impedendo così una respirazione profonda ed artistica.


giovedì 2 ottobre 2014

Il passaggio di registro nel canto lirico

A quanto pare si trattava di uno strumento a fiato che cambiava registro, ma non era la voce umana.

Il mistero si svela facilmente: la terminologia del canto prende in prestito una definizione tipica degli ORGANI A CANNE per descrivere un suono che cambia timbro.

File di canne (registri) nell'organo

Manopole che azionano il "cambio di registro" nell'organo

I registri, nell'organo, sono proprio gruppi di canne che producono suoni diversi. L'organista tira un pomello o spinge un pulsante e CAMBIA REGISTRO (= cambia VOCE, timbro).

E lo strumento vocale umano?

Anche lui ha il suo cambio di registro, ma non è una questione volontaria. Il "passaggio di registro" nella voce umana AVVIENE e basta, anzi, DEVE avvenire se la voce viene usata in modo corretto. Qualcuno lo forza o ne abusa, ma non è questo il caso che andremo a valutare. Oggi cercherò di spiegare in modo semplice che cosa sono i passaggi di registro nella tecnica del canto lirico

La soluzione dell'enigma sta tutto in una semplice osservazione: LA LARINGE UMANA E' UNO STRUMENTO MOBILE.

Mobilità laringea e passaggi di registro: la laringe umana è uno strumento che trasmette le proprie vibrazioni in alto e in basso

D'altronde nessun pianista, nessun violinista, nessun violoncellista potrebbe suonare il proprio strumento paralizzando le sue mani. E allora perché mai la laringe dovrebbe essere forzatamente paralizzata come certi "insegnanti" impongono, per produrre un'estesa gamma di suoni?

Le corde vocali (meglio forse chiamarle "pieghe vocali") si accorciano o si allungano per produrre suoni acuti o gravi e nel loro movimento esigono che la laringe stessa si alzi o si abbassi.

La laringe tende:

1) a stare bassa nelle note gravi, cosicché le vibrazioni sonore si trasmettono in una zona piuttosto bassa fino allo sterno (giustamente venne molto facile chiamarla "voce di petto")

2) a salire e stare in una posizione media prima che arrivi la zona molto acuta, si avrà così una percezione di vibrazioni più o meno tra gola, bocca e naso (voce mista)

3) a salire piuttosto in alto nelle zone acute, trasmettendo le sue vibrazioni anche alle ossa del cranio, si percepisce così una netta sensazione di vibrazioni che salgono verso la testa (voce di testa).

Si può fare un esperimento semplicissimo e diretto, mettendo la mano proprio all'altezza della laringe (per gli uomini il famoso "pomo di Adamo"), spingendo lievemente verso l'interno (senza esagerare!!!!) questo meraviglioso strumento posto all'interno del collo: rimarrete sorpresi nel sentire, per esempio cantando 2 note a distanza di un'ottava, di quanto essa si muova.

I passaggi di registro sono dunque un bel pasticcio perché la voce tende a cambiare "colore" (timbro) tra una zona e l'altra, ma in fin dei conti una certa varietà timbrica spesso è anche un punto di  forza dal punto di vista interpretativo.
Però sono anche necessari. Se "avvengono" vuol dire che la laringe funziona bene (= è libera, lavora da sola).
Ma non dimentichiamo un altro problema, ovvero che tra un registro e l'altro, in corrispondenza dei passaggi, c'è il rischio che si senta il cosiddetto "scalino di petto", un vero e proprio "click" dovuto a un cambio di posizione laringea piuttosto brusco.

Come risolvere il problema? Niente di più semplice, adesso parlo con la voce dei miei 2 saggi Maestri (tenori):

"ALLEGGERISCI NEL PASSAGGIO"

Che cosa vuol dire? Lo scoprirete nella prossima puntata... ;)